Masseria PerBacco

Chips Artigianali

CacioBacco

Bruschette con Caciocavallo fuso alla piastra

Arrosticini (Originali)

Patatine Fritte

Crocche di patate grande

BruscoBacco

Bruschette miste

Polpettine Fritte in coccio

Polpettine di carne di 1° scelta con salsa allo Yogurt al pepe nero

Scugnizziello di PerBacco

Pasta madre Fritta , con pomodorini e rucola e scaglie di grana

Mortadella Sprizz

Pezzettoni di mortadella alla piastra con granella di Pistacchi di Bronte glassa di aceto balsamico

Palle di PerBacco

Polpette di pollo con formaggio chedar, bacon, impanatura di pringles

Pollo e nsogna

Tocchetti di pollo impanati con tarallo di pepe e nsogna

Ceci e baccalà

Taglieri di Salumi & Formaggi di Eccellenze

Tagliere di prodotti selezionati di Eccellenze del nostro territorio
Viene servito con mieli ,noci ,pistacchi , salse ,pomodori secchi

Spaghetti allo Scarpariello

La parola scarpariello deriva da “scarparo” cioè calzolaio in napoletano, un mestiere che molti svolgevano in questa zona di Napoli.
Una ricetta molto veloce, nata per permettere ai calzolai di prepararsi un piatto di pasta anche con poco tempo a disposizione. I due ingredienti principali sono il sugo al pomodoro e il formaggio. Il primo di solito era il sugo della domenica avanzato, che per non essere buttato veniva “riutilizzato” nella pasta allo scarpariello.
Il formaggio invece veniva utilizzato perché molto spesso, alcuni clienti dei calzolai erano contadini, ed essendo impossibilitati a pagare con il denaro, saldavano il conto con i prodotti della terra, tra i quali quello più utilizzato era proprio il formaggio, quindi gli “scarpari” si trovavano ad averne molto da dover consumare.
L’antica ricetta nata per recuperare gli avanzi e non perdere tempo oggi si è trasformata in una pietanza prelibata
La ricetta antica prevede di far soffriggere dell’aglio tritato nell’olio o nello strutto. Poi si aggiunge il sugo, che ai tempi degli “scarpari” consisteva nel ragù della domenica che era avanzato, ma che oggi molto spesso viene sostituito dai pomodorini o dai pelati.

Spaghetti alla Nerano

Il giorno degli Spaghetti alla Nerano, come sono nati.
Un giorno il Principe Caravita, conosciuto da tutti con il nome di Pupetto di Sirignano sbarcò nel piccolo molo di Marina del Cantone.
Erano i primi anni ’50 e Pupetto con il suo gruppo di amici Capresi si diresse a cenare, come spesso faceva, da Maria Grazia, già famosa per la sua ottima cucina.
Il Principe Pupetto, era un vero personaggio, un animatore della vita mondana napoletana degli anni 50.
Fu persino ispiratore di alcuni personaggi nella filmografia del mitico Totò
La sig.ra Esterina, oggi proprietaria del ristorante Le Sirene, che si trova a fianco del ristorante da Maria Grazia, è la nipote ed è l’unica testimone in vita.
Nel giorno in cui sono stati creati gli Spaghetti alla Nerano, la signora Esterina, a quel tempo giovane ragazza, stava in cucina, imparando “il mestiere” dalla zia.
Alla fine di quella giornata, quando le donne si stavano mettendo a rigovernare, entrò in cucina il Principe Pupetto.
Sfidato dagli amici, volle preparare insieme a Maria Grazia un piatto di spaghetti per gli amici.
Maria Grazia e le donne in cucina aiutarono Pupetto a fare un figurone, creando il piatto oggi famoso nel mondo!

Pasta e Fagioli e cozze

Pasta e fagioli. Quando nacque questo “magnifico” incontro? Circa 2000 anni fa. Si tratta, infatti, di una pietanza molto antica: all’epoca dei Romani, prima dell’arrivo della pasta secca, erano già presenti le zuppe di fagioli, cucinate con ortaggi e spezie, all’interno delle quali ci si inzuppava il pane. A quei tempi questo legume era consumato abitualmente ma non veniva ritenuto un cibo prelibato. Virgilio lo chiamava “vilem phaseulum” perchè abbondante, non per pochi eletti, e per questo non degno di dare il proprio nome alle illustri famiglie (al contrario di altri legumi: Pisoni-piselli, Lentulo-lenticchie, Fabia-fava). Durante il Medioevo, la facilità della sua coltivazione e le notevoli proprietà nutritive lo resero un alimento del popolo e dei conventi: veniva utilizzato come ingrediente nelle zuppe o come contorno di carni con le quali veniva cotto. In Francia veniva chiamato “mongette”, in Italia “fasselo o fasolo” (da cui la variante dialettale napoletana “fasul”). Esistono diverse varianti regionali di questa pietanza, tanto è vero che non è possibile definire con certezza quale sia la sua origine, ma naturalmente, non poteva mancare la versione napoletana: si tratta, infatti, di uno dei primi piatti più amati dal popolo partenopeo. Una particolarità della versione napoletana è che la pasta viene cotta direttamente insieme ai legumi, invece di essere cotta a parte e poi aggiunta ai fagioli. Con questa preparazione tutto l’amido della pasta, che andrebbe invece perso scolando la pasta, viene conservato. Un’altra caratteristica della versione napoletana è che la pasta deve essere rigorosamente mista (a Napoli si chiama “la munuzzaglia)”, mentre il fagiolo deve essere quello bianco, ovvero il cannellino, che unito alla pasta crea un sugo più denso e cremoso ("azzeccato" in napoletano). A tal proposito, a fine cottura, è importante che la pasta riposi, nel piatto o nella pentola, per qualche minuto prima di essere mangiata. È chiaro dunque, che nella versione partenopea, questo piatto non deve essere assolutamente brodoso. Di pasta e fagioli ne esistono due versioni: c’è chi la preferisce bianca e chi con il pomodorino. Molto popolare, nella cucina napoletana, è anche l'aggiunta delle cotiche o delle cozze per rendere la pietanza più ricca. Che sia bianco, rosso, con le cotiche o con le cozze, si tratta di un piatto talmente buono che si usa mangiarlo anche freddo. Eduardo De Filippo in "Natale in Casa Cupiello" diceva: "Io lo so che quando si fanno i fagioli in casa mia si fanno che possono bastare per tre giorni, perché ci piace di mangiarli freddi al giorno appresso, e pure riscaldati la sera.. 'a matina pe' merenda” .

Spaghetti Cacio e Pepe

Ma come è nata la cacio e pepe? Chi è il genio che si è inventato questa ricetta pazzesca con due ingredienti così semplici?

La storia di questo piatto simbolo della romanità nasce tra i pascoli durante la transumanza. All’epoca i pastori dell’agro romano facevano lunghi spostamenti del gregge, durante il viaggio riempivano la bisaccia di alimenti calorici e a lunga conservazione. Nelle bisacce c’erano immancabili i pomodori secchi e il guanciale, in mezzo però trovavano spazio anche il pecorino, il pepe nero in grani e gli spaghetti essiccati preparati a mano con acqua, sale e farina.
Proprio questi 3 ingredienti venivano scelti per dei motivi precisi. Il pepe nero stimola i recettori del calore, aiutava perciò i pastori a respingere il freddo. Il pecorino stagionato veniva scelto perché, data la sua lunghissima conservazione, era una cosa che non mancava mai, la pasta invece dava le giuste calorie e i giusti carboidrati.

Linguine con Gamberoni pomodorini e Pistacchi di Bronte e stracciatella di bufala

Piatto semplice e gustoso

Mezzi Paccheri con Baccalà

Cacio e pepe con gambero e lime e menta

Nuovo piatto esclusivo con gamberi,lime e menta

Linguine con granchio e pomodorino e peperoncino

Peperoni in Padella

Melenzane a funghetto

Zucchine alla scapece

Parmigiana di Melenzane

L’origine del nome “Parmigiana”
La provenienza del nome “Parmigiana” non è certa e ci sono due ipotesi principali, che portano ad attribuire l’origine del piatto alla città di Parma o alla Sicilia.
Una delle ipotesi è che il termine “Parmigiana” venga ricondotto a uno dei suoi ingredienti, il Parmigiano Reggiano. In più termine “parmigiana” fino al 1500 veniva anche utilizzato per indicare la cucina tipica della zona di Parma.

L’ipotesi che ci porta in Sicilia invece fa derivare il nome “parmigiana” non dall’ingrediente del piatto o dalla città di Parma ma dal termine siciliano “parmiciana”. Questa parola indica le persiane, che con i loro listelli in legno ricorderebbero la sovrapposizione delle fette di melanzana che vanno a comporre gli strati della parmigiana.
La prima testimonianza del piatto viene da Napoli
A contendersi l’origine della parmigiana non ci sono solo Emilia-Romagna e Sicilia, anche la città di Napoli rivendica i natali di questo famosissimo piatto.
L’ipotesi che vede la parmigiana nascere a Napoli deriva dal libro “Cuoco galante”, scritto nel 1733 da Vincenzo Corrado, cuoco alle dipendenze delle famiglie aristocratiche più in vista di Napoli. La ricetta descritta in questo libro è però molto lontana dall’originale parmigiana, venivano infatti utilizzate non le melanzane ma le zucchine, condite con burro e parmigiano.

Una ricetta più simile a quella odierna appare nel 1839, con la prima testimonianza della parmigiana nel libro del cuoco napoletano Ippolito Cavalcanti, dove si descrive una preparazione che include tutti gli ingredienti della parmigiana di melanzane originale, a eccezione del Parmigiano.

Parmigiana siciliana
L’ingrediente principe della parmigiana sono le melanzane, ortaggio oggi diffusissimo sulle tavole delle nostre case ma che in Italia arriva solo nel XV secolo grazie a commercianti arabi che le portarono in Sicilia importandole dall’India. Proprio in India nascono le melanzane, che poi grazie ai flussi commerciali si diffondono in tutto il Mediterraneo diventando un ingrediente diffusissimo nelle cucine tipiche di Italia, Grecia e tanti altri paesi.

L’arrivo delle melanzane in Sicilia prima che in ogni altra parte d’Italia e l’ipotesi del termine “parmiciana” come origine del nome del piatto sono le prove che portano molti a veder nascere proprio qui la parmigiana di melanzane.

Parmigiana a Parma
L’utilizzo di un ingrediente come il Parmigiano Reggiano, da cui secondo molti deriverebbe proprio il nome del piatto, fa propendere molti a pensare che la sua origine sia in Emilia-Romagna. In più le fonti storiche fanno risalire al XV secolo l’espressione “cucinare alla maniera dei Parmigiani”, utilizzata nei libri di cucina del tempo per indicare la preparazione di ricette a base di vegetali a strati, molto popolari nella cucina della zona di Parma.
È da segnalare come probabilmente l’utilizzo del parmigiano all’interno della ricetta sia avvenuto solo in un momento successivo, come alternativa in una ricetta già affermata che prevedeva l’uso del pecorino.

Quindi dove nasce la parmigiana?
Le origini della parmigiana come abbiamo visto sono diverse ed è difficile sapere dove sia nata e stabilire quale sia la ricetta originale. Di base in tutte le sue varianti la parmigiana viene sempre preparata con le melanzane fritte, alternate a strati di sugo di pomodoro e formaggio. Le diverse varianti regionali nascono principalmente dal modo in cui le melanzane vengono fritte, dai formaggi utilizzati all’interno e dall’aggiunta di alcuni ingredienti.

La parmigiana di melanzane alla siciliana si distingue per l’aggiunta di scamorza e uova sode mentre l’unicità della parmigiana di melanzane alla napoletana è invece che le melanzane prima di essere fritte debbano essere impanate. Per quanto riguarda i formaggi nella versione napoletana il formaggio più utilizzato è la mozzarella, in quella siciliana si preferisce il caciocavallo e la scamorza mentre nella variante emiliana gli strati della parmigiana vengono arricchiti da abbondante Parmigiano Reggiano.

Polpette al Sugo

Tagliere di Porchetta con Caciocavallo e Patatine fritte

Braciami

Selezione di Carne Mista di 1° scelta su pietra lavica con patate a forno

Arrosto di Chianina

La Chianina è una razza di bovino molto antica ed è tra le più pregiate d’Italia. I vitelli vengono allattati naturalmente fino allo svezzamento, poi l’alimentazione è basata su foraggi freschi o conservati e non è consentito l’utilizzo di sostanze come estrogeni, anabolizzanti, antibiotici, cortisonici e prodotti arseniacali. Il rispetto di queste regole permette di esaltare le caratteristiche della carne di chianina, che si presenta magra con infiltrazioni di grasso tra le masse muscolari che ne accentuano il sapore .

Tagliata di Scottona

Che cos'è la carne di scottona?
La Scottona non è un taglio di carne: è la femmina del bovino di età compresa tra i 18 e i 24 mesi (talvolta arriva anche a 3 anni) che non ha mai partorito. La giovane femmina di bovino viene anche chiamata “manza” o “giovenca”, ma la Scottona è proprio quella destinata alla macellazione.

BaccoBurger

Hamburger di Scottona con patatine fritte everdure di stagione

CocciBacco

Verdure di Stagione in cocci di creta

Polipetti alla Luciana

I polpi alla lucìana, così detti dal popolare borgo di Santa Lucia, dove esisteva una comunità di pescatori, sono una ricetta tipica della cucina napoletana. I polpi sono cotti in una casseruola, tradizionalmente di terracotta, insieme a pomodoro, aglio, olive di Gaeta

Baccalà alla Napoletana

Baccalà Fritto

Frittura Gamberi e Calamari

Frittura Mista in Cassetta

Gamberetti, alici, calamari, baccalà

Alici fritte

Birre artigianali ... fatti consigliare

Birra Margherita Bionda non filtrata 8,5 di Birrificio Aeffe

Birra realizzata in perfetto stile saison. Tra gli ingredienti spicca l'utilizzo del grano duro senatore Cappelli che viene coltivato presso una azienda agricola del Cilento. La birra con il sole del Cilento dentro.

Zona Cesarini, Colore Ramato, Stile IPA India Pale Ale 6.6

Birra di bandiera del birrificio Toccalmatto. Dal colore ramato viene prodotta con un blend di luppoli innovativo proveniente da Giappone, Nuova Zelanda, Australia ed America, Sorachi e Citra tra i tanti. Al naso l'aroma è un'esplosione di sentori tropicali, tra cui si distinguono sentori di mango, latte di cocco, albicocca ed agrumi. Il birrificio consiglia l'abbinamento con piatti etnici a base di curry piccante o latte di cocco, baccalà, formaggi erborinati o dolci a base di cioccolato bianco ed agrumi.

Amaro Artigianale della Casa

Gragnano- Cantine Iovine Vol 13,5 %

Con il metodo della rifermentazione in bottiglia sui lieviti, otteniamo il Terra del Gragnano con sensazioni aromatiche intense e complesse che persistono nei 36 mesi, un Gragnano longevo con una struttura di ineguagliata ampiezza.



CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

COLORE: rosso intenso

PROFUMO: fresco con sentore di viola

SAPORE: vivace, fruttato

GRADAZIONE:13%

Aglianico del Vulture Superiore DOCG Riserva Campo Melograno 2016

Esibisce un elegante rosso granato di media concentrazione. L’impianto olfattivo offre persistenti note di confetture di mora e di ciliegia sotto spirito che si alternano a ricordi di spezie scure, eucalipto e macchia mediterranea. In bocca, il vino entra caldo, avvolgente ed equilibrato con un tenore alcolico ben integrato ed un tannino raffinato. Il lungo finale rinnova il ricordo di radici amare e caffè.

Macchialupa taurasi docg Le Surte 2014 13,5%

Il Taurasi è il principe dei vini campani, da uve aglianico di Taurasi coltivate con cure e attenzioni speciali.
Rimontaggi frequenti nel processo di vinificazione e affinamento in barrique di rovere francese per 12 mesi unito ad un affinamento in bottiglia per 24 mesi. Di colore rosso rubino intenso nel calice.
Il naso è complesso, ben equilibrato e intenso nella sua espressione fruttata e floreale. Emergono note di more di rovo, marasca, viola, tabacco, vaniglia e cannella.
Al palato è pieno e morbido, con il calore bilanciato dalla freschezza e dalla sapidità. Tannini fini e ben integrati, mai aggressivi nel sorso ricco di corpo. Persistente.

TAURASI OPERA MIA DOCG 2016 TENUTA CAVALIER PEPE 14%

Alla vista è rosso rubino impenetrabile con riflessi granati. Al naso presenta una trama di frutti rossi e frutti di boschi maturi, amarena, mirtillo, che si completano con una nota speziate di caffè e cioccolato. Finale balsamico. Al palato è profondo, complesso al palato, grande finezza ed eleganza, intenso e persistente.

Casavecchia Masseria Piccirillo 2021 - 13%

Vino ottenuto dall’omonimo vitigno, di cui non si conoscono le origini. Si racconta che la vite fu trovata presso un rudere. Dalla stessa furono prese le marze per la propagazione. Vite piena di mistero, questo vino quando lo si beve sprigiona tutte le sue inconfondibili e piacevoli caratteristiche varietali.

Casavecchia Terre del Volturno I.G.T. Aia Vecchia 13,5%

NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Aia Vecchia è un vino elegante e complesso, giustamente tannico e dal finale persistente, il colore rosso con riflessi viola: impenetrabile. ABBINAMENTI CONSIGLIATI:
Aia Vecchia è un vino da abbinare a carni pregiate con grassi nocciolati come il maialino nero casertano, ma anche a carni alla griglia, stufati di carne e piatti di selvaggina.

Piedirosso Campi Flegrei

Il Piedirosso dei Campi Flegrei è un vino dal corpo delicato, con leggeri profumi di pepe e geranio a cui si aggiunge la ciliegia e un lieve sentore di macchia mediterranea. Al sorso si presenta fresco e minerale, vivace e nervoso, con una buona persistenza e un piacevole ritorno olfattivo di fiori e frutti rossi. Questi vini sono di solito bevuti giovani, perfetti per l’aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce.

Sillianico Campania Bianco IGP

A base di Falanghina, completano l’uvaggio altre varietà storicamente presenti nel vigneto aziendale. Il Sillanico Bianco si presenta di colore giallo paglierino, con tendenza al dorato. All’olfatto è intenso, fruttato e minerale, data l’origine vulcanica dei terreni di coltivazione, mentre il sapore è secco e fresco, dotato di ottima persistenza e piacevolmente acido.
Ideale come aperitivo, accompagna egregiamente secondi di pesce grigliati, frittura e ovviamente Mozzarella di Bufala Campana DOP

Falanghina del Sannio 'Vigna del Monaco' Ocone 2019 13,5%

La Falanghina "Vigna del Monaco" di Ocone è un vino bianco con note di sambuco, biancospino e albicocche mature, fresco e sapido, di bell'equilibrio e struttura, lasciato fermentare in tini di legno

Vino Muller Thurgau - CA' DE VILA 2021 12,5%

Vino Muller ThurgauTRENTINO DE NOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA
Nato nel 1881 incrociando il Riesling renano con la Chasselas,
è un vino dal colore giallo paglierino, fruttato, floreale e lievemente aromatico, dal profumo
con note di pesca e dai sentori floreali e di rosa moscata.

Porta Rossa Barolo DOCG 2018 14,5%

Colore rosso rubino brillante tendente all'arancione. Profumo etereo e complesso, piuttosto fruttato ed evoluto in toni speziati. Gusto pieno ed asciutto. In bocca elegante e continuo, dalla personalità forte ed aristocratica.

Brunello di Montalcino DOCG 2015 Il Drago e la Fornace 14%

Rosso rubino con riflessi granati. Profumo Intenso, ampio ed elegante, con note di frutti di bosco, integrate alle spezie e alle note boisè donate dal lungo affinamento in botte. Vino dotato di grandissima struttura pieno e persistente. I tannini morbidi e acidità sono perfettamente bilanciati.
INVECCHIAMENTO
20 mesi in botti di rovere, 4 mesi in barrique. Affinamento in bottiglia minimo 6 mesi.

Oltraja -Cantine Giorgi- VoL. 13,5 %

Caratteristiche del vino rosso Oltraja
All’esame organolettico questo vino si presenta di colore rosso rubino intenso il profumo è di grande complessità con spiccate note di frutta rossa matura e sfumature speziate. Il gusto è di grande equilibrio, vellutato, di buona persistenza e struttura e con una fibra tannica morbida ed evoluta.
Abbinamenti consigliati degustando questo vino rosso Cantina Giorgi
Un vino che si abbina molto bene con le carni in genere, in particolare cacciagione da piuma. La temperatura di servizio è di 20°C in calice alto ed ampio che favorisce l’esaltazione dei profumi. La gradazione alcolica raggiunta è di 13,5% Vol.

PERLA NERA RISERVA– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC BIOLOGICO

COLORE: Rosso rubino di ottima intensità e tonalità con riflessi lievemente granati
PROFUMO: Ampio, intenso e persistente con gradevoli sensazione di frutta matura confettata e spiccati profumi di spezie. ABBINAMENTI: Si abbina ottimamente a carni rosse, cacciagione e formaggi piccanti tipici della terra d’origine.

PERLA ROSSA CABERNET – SAUVIGNON IGT

COLORE: Rosso intenso con riflessi leggermente granati
PROFUMO: Il suo odore è tipico del vitigno da cui proviene, è intenso e persistente, con piacevoli sensazioni di pepe e peperoncino, con chiari sentori speziati e tostati.

Chiusa Grande In Petra Montepulciano d'Abruzzo

COLORE: Rosso rubino intenso
PROFUMO: Ampio ed intenso, fruttato con gradevoli note speziate e minerali
SAPORE: Equilibrato, sapido e minerale, morbido di buona corposità e grande persistenza
ABBINAMENTI: Si accompagna ottimamente a pietanze a base di carni rosse e formaggi stagionati

Natura Rosso Senza Solfiti 2021 Biologico - Chiusa Grande

Impeto e Fascino.
Una forza pura, armoniosa, libera da condizionamenti, a volte cratere affascinante, a volte eruzione impetuosa. Un Montepulciano Doc assolutamente privo di solfiti, rivoluzionario, dai riflessi violacei, con sentori di frutti di bosco e amarena.

Geografico Terziere di Ponente Chianti Classico

I Terzieri prodotto da Geografico racconta tre declinazioni del Sangiovese provenienti da comuni anticamente chiamati "Terzieri" e corrispondenti alle attuali zone di Radda, Gaiole e Castellina in Chianti. Chianti Ponente, di color rubino con riflessi porpora, frutti rossi al naso come fragole e lamponi. Al palato conserva una bella freschezza floreale, per un sorso pulito e asciutto.

Barrelaia Toscana Rosso 2020

La famiglia Piccini è radicata nel cuore del Chianti e profondamente legata alla ricca cultura vinicola della regione. Pane tostato, more, ciliegie scure speziate e noci al naso. È di corpo medio-pieno, ricco e saporito con tannini medio-solidi e un finale succoso.

Chianti Classico DOCG Contessa di Radda 2021 Geografico

Il Chianti Classico Contessa di Radda di Geografico nasce in vigneti situati nel comune senese di Castellina in Chianti, nel cuore della DOCG Chianti Classico.Presenta un colore rosso rubino. Al naso si apre con un ampio e intenso bouquet di viola mammola. Al palato risulta asciutto ed equilibrato, leggermente tannico.

Perfetto per accompagnare primi piatti e carni rosse, è ideale in abbinamento a formaggi stagionati.

Bonarda Dell'oltrepò Pavese Setann Gerry Scotti 12,5% 2024

La tipologia di appartenenza per questo raffinato vino della tradizione Lombarda, prodotto da Giorgi è quella della Bonarda DOC frizzante. All’esame organolettico questo vino della tradizione Lombarda si presenta di colore rosso rubino carico con riflessi violacei e porpora. Il profumo è intenso ed elegante con sentori fruttati di marasca, mandorla e di frutta fresca. Il gusto ampio ed avvolgente, asciutto, suadente, buona la persistenza.

Pinot Bianco - Cà de Vila 11,5%

Denominazione TRENTINO DOC
Vinificazione In bianco con fermentazione a temperatura controllata
Affinamento solo acciaio fino all’imbottigliamento

Giorgi Pinot Nero Oltrepò Pavese DOC 11,5%

Colore paglierino scarico con riflessi verdolini. Fresco, delicato, netto con cadenze fruttate di mela e pesca. E’ un vino frizzante, consigliato dall’aperitivo a tutto pasto. Si accompagna molto bene con antipasti, risotti, pesce crostacei, ideale con la pizza.

PinoT Nero Pink Rosato Frizzante Oltrepò Pavese DOC 2020 di Giorgi

Vino prodotto con uve selezionate provenienti da vigneti di alta collina, situati in zone vocate per il vitigno Pinot Nero. Si presenta di un colore rosato. All'olfatto intenso, delicato, netto, cadenze fruttate di mela e pesca. In bocca elegante, armonico, di buona struttura e lunga persistenza.

Chianti Riserva Colli Senesi DOCG - Borgo alla Terra - Geografico 2020

La vinificazione in acciaio è stata scelta con cura per preservare il carattere genuino e spontaneo delle uve, dando vita a un Chianti di straordinaria qualità.

Questo vino si presenta con un affascinante colore rosso rubino di media intensità, che riflette il suo carattere autentico. Al naso, offre profumi intensi e invitanti di ciliegia matura, frutti di bosco, anice e sfumature di spezie.

Toscana IGT La Pevera 2019 Geografico 14%

Rosso rubino scuro il colore, sprigiona al naso eleganti profumi di fichi e di mora matura, raggiunti da sentori di sambuco sullo sfondo. Al palato dimostra una buona struttura con tannini decisi e una leggiadra freschezza per un sapore stratificato che offre sensazioni balsamiche unite a persistenti aromi di frutta secca, vaniglia e rovere.
La Pevera è un omaggio alla fondazione dell'associazione Agricoltori del Chianti Geografico avvenuta nel 1961 a Gaiole in Chianti. Il nome si riferisce all'antico imbuto in legno utilizzato per versare il vino all'interno dei barili di rovere per l'affinamento.

Villa al Cortile Brunello di Montalcino DOC 14%

l Brunello è la quintessenza dei vini di Villa al Cortile, l'assoluto protagonista della tenuta. Il suo carattere esalta la bontà del Sangiovese ed il suo territorio d'origine, Montalcino. Per ogni annata cerchiamo sempre di rendere riconoscibili il profilo e l'intensità tipica del vitigno, nel segno dell'eleganza e della verticalità.

VALIANO CHIANTI CLASSICO DOCG 2020 14%

Nel bicchiere sei accolto dai tipici aromi del chianti con rinfrescanti note di ciliegia. Il gusto è vivace, pulito ed elegante con un fruttato croccante. Chi cerca un Chianti classico si trova a suo agio con questa perla biologica

Toscana Rosso IGT Collezione Privata 2020 - Piccini

Il Collezione Privata Toscana Rosso di Picciniè ottenuto da un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Sangiovese. Dopo la vendemmia, i grappoli sono stati convogliati in cantina per la vinificazione in rosso che ha previsto una fase di macerazione del mosto sulle bucce utile a estrarre colore, tannini e aromi. Prima dell'imbottigliamento, il vino ha sostato per 12 mesi in botti grandi e barriques.

Ruffino Riserva Ducale Chianti Classico 2021 14%

Riserva Ducale è un vino rosso corposo del Chianti, con un naso elegante di mora, prugna matura e ciliegia nera. Quando il vino si apre, si possono esplorare anche sentori più profondi di pepe bianco, rosmarino, fumo e chiodi di garofano. La Riserva Ducale è un caposaldo del Chianti - è stata prodotta per la prima volta nel 1927, per riconoscere il patrocinio del Principe d'Aosta alla famiglia Ruffino.

Toscana IGT Modus 2021 Ruffino 15%

Il Toscana Rosso Modus di Ruffino nasce nei vigneti situati nelle Tenute di Poggio Casciano e di Santedame.

È prodotto con uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. La vendemmia inizia con il Merlot alla fine di agosto, continua con il Sangiovese e termina a fine Settembre con il Cabernet Sauvignon. È caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si apre con un bouquet intenso ed intrigante di frutti maturi di ciliegie, prugne e piccoli frutti a bacca nera, arricchiti da piacevoli note speziate di menta e tabacco.

Ruffino, Chianti Superiore Fiasco 2023, 14,5%

Infine, il Chianti Superiore Fiasco 2023 di Ruffino è un omaggio alle tradizioni toscane, presentato in un’iconica bottiglia “fiasco”. Questo Chianti offre un’esperienza classica di ciliegia, prugna e spezie leggere, con tannini dolci e un’accattivante acidità, perfetto per accompagnare una vasta gamma di piatti italiani, dall’antipasto al piatto principale, e riflette l’heritage culturale del Chianti nella regione.

Villa al Cortile Brunello di Montalcino DOC 14,5% 2016

l Brunello è la quintessenza dei vini di Villa al Cortile, l'assoluto protagonista della tenuta. Il suo carattere esalta la bontà del Sangiovese ed il suo territorio d'origine, Montalcino. Per ogni annata cerchiamo sempre di rendere riconoscibili il profilo e l'intensità tipica del vitigno, nel segno dell'eleganza e della verticalità.

Chianti 2021 "Borgo alla Terra" - Geografico

È prodotto con uve sangiovese e canaiolo della zona di San Gimignano, il Chianti Colli Senesi DOCG “Borgo alla Terra”. Vinificato in acciaio per non alterare il carattere spontaneo delle uve, è un rosso che evoca i profumi e i sapori della tradizione Toscana.

Ruffino Moscato d'Asti 2023

Questo Moscato è un delizioso vino frizzante, che presenta un colore giallo pallido nel bicchiere. Ha un bouquet dolce e floreale, con note di fiori di sambuco, acacia e glicine, integrate da frutti di frutteto e miele. I frutti sono stati raccolti nella denominazione di Asti, nella fresca regione del Nord Italia, in Piemonte.

Toscana IGT "Aqua di Venus Bianco" 2023 - Ruffino

Il Toscana Bianco IGT "Aqua di Venus" di Ruffino nasce da uve vermentino, sangiovese e chardonnay; le prime due provengono dall’area costiera del sud della Toscana, mentre le uve chardonnay dalla Tenuta "La Solatìa", poco lontana da Siena. Lavorato esclusivamente in acciaio, propone una piacevolissima freschezza gustativa e una buona croccantezza.

Piccini 1882 Costa Toscana IGT Vermentino 2023 12,5%

Piccini 1882 Costa Toscana IGT Vermentino 2022 è un vino Bianco Fermo prodotto da Piccini 1882 nell'anno della vendemmia 2022 in Toscana venduto con la denominazione Costa Toscana IGT assieme agli altri vini Piccini 1882 Costa Toscana IGT prodotti.

Pallagrello Bianco di Tenuta Pezzapane 2023 12,5%

Pallagrello Bianco di Tenuta Pezzapane è un vino complesso e versatile, perfetto per accompagnare primi piatti di pesce e carni bianche.

Fanoi Primitivo Salento I.G.T. 2019 15,5%

Colore rosso rubino intenso con riflessi viola. Al naso selvatico e irruente. Amarena, cassis e menta. Alloro, cumino e salvia. Tocco di rabarbaro e nota fumè appena accennata. Ferro, vetiver e arancio del Gargano. Al palato avvolgente, ricco e morbido. Dalla struttura imponente, con acidità che sostiene una notevole impalcatura tannica e mai aggressiva.

"Amativo" Salento IGP 2022 Cantele

Primitivo e Negramaro in percentuali variabili a seconda dell'annata. Dall’inespugnabile rosso rubino. NASO: La rosa e la violetta si sprigionano in una progressione lenta e duratura, cedendo il passo ai frutti di bosco, ribes e more, al pepe nero e allo zenzero. PALATO: L’armonia olfattiva si ripropone in bocca, rilasciando delicate progressioni fruttate e speziate. Il gusto equilibrato nelle sue componenti rende questo vino “indelebile”. L’estrema morbidezza chiude con un impatto retro-olfattivo, vasto e notevolmente duraturo

Etna Rosso DOC “Pietrarizzo” 2021 - Tornatore

L'Etna Rosso DOC Pietrarizzo di Tornatore è ottenuto da uve di nerello mascalese in purezza, coltivate in Contrada Pietrarizzo, nel comune di Castiglione di Sicilia. Rosso rubino trasparente e non particolarmente carico. Al naso libera un fragrante ventaglio olfattivo di frutti a bacca rossa, erbe mediterranee, toni muschiati e speziati, con una significativa mineralità sullo sfondo.

Etna Rosso 2021 - Tornatore 2021

L’Etna Rosso di Tornatore è stato ottenuto da uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio allevate sul versante nord dell’Etna, nel territorio del comune di Castiglione di Sicilia. Tornatore si presenta nel calice di un colore rosso rubino tenue. All’olfatto sprigiona profumi di marasca, amarena e piccoli frutti di bosco intrecciati a sentori floreali di viola e a timide note di pepe nero e spezie scure.

Sicilia Grillo DOC "Salinaro" 2023 - Cantine Pellegrino 1880

Ha un bel colore giallo paglierino e una chiara luminosità. Al naso si apre con note floreali di gelsomino e fiori bianchi, poi sentori di frutto completano un naso interessante. Al palato è fresco e sapido, di buon equilibrio e con aromi di agrume che incalzano nel finale

Puglia Bianco IGT "Ficheto" 2023 - Masseria Borgo dei Trulli

Etna Bianco "Scalunera" DOC 2023 - Torre Mora

Etna Bianco DOC 2023 - Tornatore

Etna Bianco DOC di Cantina Tornatore proviene da une carricante in purezza, parte di vigneti esposti sul versante nord dell'Etna. Alla vista color giallo paglierino. Il naso si esprime su note di fruttate, con rimandi mentolati e lievemente vegetali. Il sorso è teso, fresco e sapido. Si distende piacevolemente, chiudendo su note fruttate.

Etna Bianco DOC "Zottorinotto" 2021 - Tornatore

L’Etna Bianco DOC “Zottorinotto” 2019 di Tornatore nasce da uve carricante in purezza, raccolte a mano nel vigneto di proprietà posto nel comune di Castiglione di Sicilia, sul versante nord del vulcano.Corposo, fresco e marcatamente sapido in assaggio, dove stupisce per la lunga persistenza fruttata, fino al finale piacevolmente vanigliato.

Sorge Rosato Nero Di Troia Vini Fieramosca

Sorge Rosato Nero Di Troia Vini Fieramosca: è un Nero di Troia rosato ottenuto dalla vinificazione di uve selezionate dal marchio Passionero. E’ caratterizzato da un colore rosa cerasuolo. Al naso è fruttato e floreale. Al palato è fresco, equilibrato e di buona persistenza.

Terre Siciliane Catarratto IGT "Biosfera" 2021 - Cantine Pellegrino 1880

D'aspetto luminoso, color giallo paglierino, al naso rivela spiccate e piacevoli note floreali di zagara e agrumi, un tono erbaceo e leggermente aromatico inelegantisce il vino esprimendosi sopratutto attraverso sentori di salvia intensi e freschi. Al palato è leggero e di buona freschezza, è sapido e di medio corpo.

Chiuse Vidalba Etna Bianco DOC 2022 - Torre Mora

Bouquet seducente, che evoca ricordi di agrumi, ananas e limone, con sottili sfumature terrose, affumicate ed erbacee in sottofondo. Il palato è definito dal suo equilibrio e armonia, enfatizzando il profilo di mineralità dei terreni dell'Etna. Il sorso offre una consistenza cremosa in cui brillano vivacità e freschezza, grazie all'uva Carricante. Il finale è notevole per le sue persistenti impressioni salmastre.

Maruzze Spumante Brut

Luca Paparelli

Conti Wallenburg Trento Cuvée del Conte Fondatore Millesimato

CHAMPAGNE BLEND, ha il colore brillante del diamante in purezza con un perlage fine e delicato ed un gusto pieno e armonico.

Funambolo Spumante Brut 12,5%

Conti Wallenburg Pas Dosé 2023 12,5%